Forme alternative di finanziamento: il factoring

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  • Autore: Dario Di Carlo
  • Data: 21 June 2017
  • Settore: Novità
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Forme alternative di finanziamento: il factoring

La corretta gestione dei flussi di cassa, sappiamo bene, è un aspetto fondamentale in una corretta gestione d’impresa.
Tenere sotto controllo i tempi di incasso è diventata un elemento cruciale in particolare negli ultimi anni, anche a fronte del cosiddetto “credit crunch”, ossia della contrazione della disponibilità dei finanziamenti bancari ai soggetti economici.
La riduzione dei tempi di incasso dai clienti, di conseguenza, è il primo aspetto verso cui tendere l’attenzione per stabilizzare e sostenere le disponibilità finanziare aziendali. Questa via, però, non è sempre praticabile, sia per questioni di convenienza commerciale sia per questioni oggettive del cliente.

Tra le possibili soluzioni per gestire questo aspetto vi è il “factoring”.
Il contratto di factoring nasce come un accordo tra una azienda chiamata “cedente” e un soggetto chiamato “factor” al quale vengono ceduti i crediti scaturiti dalla propria attività.
Il “factor”, dietro un compenso che può assumere varie forme, offre il servizio di contabilizzazione, gestione, e riscossione  dei crediti che il “cedente” vanta in relazione alla propria attività, fino alla garanzia dell'eventuale inadempimento dei debitori, ovvero al finanziamento dell'imprenditore cedente sia attraverso la concessione di prestiti, sia attraverso il pagamento anticipato dei crediti ceduti.
Nel 2016 il ricorso a questa forma di accesso al credito è aumentato notevolmente essendo questo utilizzato come un metodo alternativo al tipico finanziamento bancario.

L’Assifact (Associazione Italiana per il Factoring) ha mostrato i dati che sono scaturiti nello scorso anno: un aumento del 9,53% sul 2015 per un totale di 200 miliardi di euro di volume d’affari.
Rispetto alle altre forme di finanziamento e accesso al credito, il factoring offre dei segnali confortanti. I livelli di sofferenze e di crediti deteriorati sono molto più bassi. La quota di sofferenze, infatti, è in linea con l’anno precedente, mentre la percentuale di crediti deteriorati si è abbassata rispetto al 2015.

Prima di accedere a forme alternative di finanziamento è sempre consigliabile procedere con un’azione di controllo di gestione per avere un quadro chiaro della situazione e individuare gli strumenti più adatti alla specifica realtà aziendale.

L’economia italiana sta ottenendo dei segnali incoraggianti. Il factoring rappresenta una fetta importante del PIL ed è un forte impulso per una crescita economica nel segno positivo delle imprese italiane.


 

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