Strumenti di Management
- Autore: Dario Di Carlo
- Data: 02 October 2016
- Settore: Novità
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La gestione aziendale ha bisogno di controllo e pianificazione per fissare e raggiungere gli obiettivi di crescita e sviluppo, non importa quale sia la dimensione dell’impresa. Al contrario, la piccola dimensione non può essere un alibi al mancato utilizzo di determinati strumenti e metodologie, che, ovviamente, andranno tarati ed adattati in base alle specifiche esigenze.
Nell’attuale scenario di contrazione del mercato domestico e limitate disponibilità finanziarie è più importante che mai svolgere un adeguato “controllo di gestione”: inteso come l’applicazione di una serie di tecniche e strumenti di analisi che danno una mano a decidere i provvedimenti adatti e le strategie da intraprendere durante l’attività presente e futura dell’azienda, al fine di migliorarne la competitività e i risultati economici.
Fino a poco tempo fa le PMI facevano affidamento e decidevano in base all’intuito imprenditoriale con pochi dati a disposizione. Ma oggi la competizione è di gran lunga aumentata, rendendo più complessa la gestione aziendale. Il controllo di gestione si rende necessario al fine di mantenere l’Azienda sotto un costante monitoraggio, evitando inutili e dannosi sprechi e aumentando l’efficienza del capitale investito (macchinari, servizi, personale).
Ricordiamolo: l’efficienza aziendale è la chiave per ottenere utili.
Tradizionalmente le piccole e medie aziende italiane hanno utilizzato solamente due strumenti per assumere le decisioni relative alla gestione: l’analisi del bilancio e il budget/controllo per ogni conto della contabilità generale. In un ambiente complesso, questi due strumenti non forniscono, tuttavia, le informazioni necessarie per aumentare la competitività aziendale e occorre integrare il livello di analisi, anche ricorrendo a consulenti esperti e competenti.
Un buon controllo di gestione aiuta l’azienda a calcolare il costo dei prodotti, a capire la redditività e stabilire le strategie di vendita necessarie per saturare la capacità produttiva con le quantità di venduto. Ignorare queste esigenze solo perché la propria impresa non è una multinazionale non appare una scelta lungimirante.
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