Le nuove sfide tecnologiche per gli operatori della logistica.

Il settore della contract logistic, ossia il comparto della logistica in outsourcing conto terzi, per il quarto anno di seguito vede aumentare il fatturato, raggiungendo il 40% delle attività logistiche complessive.

Con 80 miliardi di euro di fatturato nel 2017, trainato soprattutto dall’aumento del traffico merci, dal continuo aumento delle vendite estere e dell’e-commerce, il settore della logistica dimostra ancora il suo stato di salute assolutamente buono, consolidando il trend positivo degli anni precedenti.

La crescita del mercato contract e la penetrazione delle tecnologie informatiche nelle modalità di acquisto del comparto b2c produce effetti diretti sul settore logistico, in particolare sulla modalità di riorganizzazione tecnologica dei processi.

Anche la dimensione ambientale gioca un ruolo di indirizzamento dei futuri investimenti.
Secondo l’Osservatorio Contract Logistics della School of Management Politecnico di Milano “Le imprese di logistica appaiono oggi molto ricettive verso la sostenibilità e la necessità di digitalizzare i processi per costruire circuiti logistici personalizzati in grado di venire incontro alle esigenze dei consumatori”.

Per ciò che concerne la sostenibilità, le nuove tecnologie green che stanno emergendo, procurano benefici sia dal punto di vista economico sia per l’impatto ambientale. L’immissione sul mercato per esempio, di autoarticolati con motori Lng (gas naturale liquefatto) al posto di quelli diesel, consente una diminuzione non indifferente di emissioni oltre a benefici economici dovuti al minor costo di carburante. Anche la tecnologia dei carrelli con batterie agli ioni di litio permette un risparmio sul consumo dell’energia elettrica oltre alla riduzione di emissioni.

Accanto ad una migliore sostenibilità, un problema da affrontare è quello dell’ultimo miglio. L’incremento dell’e-commerce ha modificato in modo consistente le richieste di consegna dei clienti e gli operatori devono decidere se soddisfare le esigenze dei committenti aumentando i flussi di consegne oppure ridurre il numero delle consegne migliorando i tempi.
Il 74% degli operatori offre la consegna standard in orario lavorativo lunedi-venerdi mentre solo il 21% offre la consegna serale e addirittura  l’8% quella domenicale.

La flessibilità è ormai un concetto da tenere bene a mente e il comparto della logistica è consapevole che le attuali esigenze del mercato impongono nuovi modelli più flessibili ponendo inoltre il dilemma dell’ultimo miglio. Per incrementare il flusso di lavoro bisogna ricorrere ai nuovi modelli di sviluppo della delivery al cliente finale.

Le nuove logistics app, rappresentano un valido strumento di supporto alle attività di consegne a privati e negozi, e sono sempre più utilizzate anche al di fuori dell’home delivery.

Esempi di applicazioni dedicate sono il “postino intelligente”, che consiste nell’invio sia della foto del trasportatore al destinatario sia di quella di chi ritira la consegna per certificare la ricezione della merce; il calcolo del tempo di arrivo previsto in tempo reale (Eta: Expected Time of Arrival) in tempo reale; l’integrazione con IoT (Internet of Things) e le chat tra driver e back-office.

Il futuro della logistica sarà sempre più segnato dalla tecnologia, in particolare da quelle innovazioni in grado di abbattere le distanze tra mondo del trasporto e utenti finali, sia in termini di vettori più green che di mezzi di comunicazione sempre più legati al web e al mobile.

L’affrontare queste nuove sfide pone le aziende di fronte all’esigenza di ridefinire gli assetti organizzativi interni, soprattutto in termini di cultura e competenze in linea con le nuove tecnologie.