Quali sono le differenze?
- Autore: Dario Di Carlo
- Data: 30 March 2016
- Settore: Novità
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Negli ultimi anni numerose leggi hanno interessato le strategie a sostegno delle IMPRESE INNOVATIVE, a partire dal Decreto Crescita 2.0 del 2012 ed a finire con il decreto-legge Investment Compact del 2015 che ha esteso parte delle agevolazioni previste per le startup innovative a una nuova platea di imprese:
- le PMI innovative, vale a dire tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica.
La proliferazione di leggi, decreti e bandi è stata così intensa da generare un po’ di confusione.
Facciamo chiarezza rispondendo ad alcune domande:
· Start-up innovative
Può definirsi tale una impresa che:
• è attiva da massimo 48 mesi;
• non distribuisce utili e ha ricavi annui inferiori a 5 milioni di euro;
• offre un prodotto o servizio ad alto contenuto tecnologico, anche se non necessariamente tutelato da brevetto o marchio;
• ha una percentuale di investimenti in R&D pari al 15% del maggior valore tra fatturato e costi.
· PMI Innovativa
Può essere tale un’impresa che possiede almeno due dei seguenti requisiti:
• spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione, escludendo le spese per immobili;
• impiego di personale altamente qualificato in misura almeno pari a un quinto della forza lavoro complessiva;
• essere detentrici, licenziatarie o depositarie di un brevetto o un software registrato in campo industriale o biotecnologico.
Se sei interessato ad approfondire l’argomento e a valutare l’avvio di una nuova impresa Innovativa scrivici alla seguente email: segreteria@dicaconsulting.it, per un appuntamento conoscitivo!